Description | Laboratori creativi sulle emozioni: esperienza di laboratori artistico – espressivo su saper riconoscere le emozioni, distinguerle tra quelle piacevoli e spiacevoli, dargli un nome per poterle gestire. Percorso che riguarda la ricerca di ciò che si può essere e di poterlo rappresentare e comunicare attraverso l’arte: sviluppare capacità espressive, creatività e fantasia secondo un percorso autonomo e attraverso l’uso di materiali che possono essere usati liberamente senza schemi rigidamente predefiniti | Laboratori scientifici per ragazzi età 10-12 anni, anche presso Centro Estivi.
Il Laboratorio avviene per gruppi di max 12-15 ragazzi e verte sui temi della Biomimetica: il nostro ambiente naturale è ricco di flora e fauna spesso poco conosciuta alla maggior parte dei piccoli cittadini. Attraverso la scienza biomimetica e cioè l’osservazione attenta di ciò che si trova in natura al fine si stimoleranno i partecipanti a trocare invenzioni di soluzioni tecnologiche che possano migliorare la condizione umana ma nel rispetto della Natura.
Risorse: si utilizzeranno lenti di ingrandimento, micriscopio, piccoli droni, giochi solari, ecc
Il laboratorio è gratuito.
Chi vuole può fare una donazione libera alla associazione a fini istituzionali | | L'associazione organizza percorsi di teatro sociale all'interno di contesti scolastici, sociali e culturali. Il fine è quello di creare legami e relazioni tra i partecipanti, creando delle dimensioni di ascolto e di condivisione che solo l'esperienza teatrale riesce a creare. Si lavora sul potenziamento creativo e artistico affinché ognuno riesca a trovare il proprio spazio di espressione in un clima accogliente e privo di giudizio. | L'arte rappresenta uno strumento di mediazione che unisce le persone e valorizza le abilità di ognuno creando bellezza. Da sempre l'associazione crede nel valore dell'arte e della mediazione artistica per abbattere la barriere e diventare un NOI. | https://www.youtube.com/watch?v=wm82-bdRAFc |
Content | | | Durante il Medioevo, prima dell’istituzionalizzazione delle corporazioni, dei governi comunali e delle università, le donne occupavano spazi in ogni campo, furono oltre che contadine, maestre di vari mestieri, colone, badesse, scrittrici, e inoltre si dedicarono a diversi ambiti della conoscenza umana, tra cui quelli compresi nella denominazione di “scienza”. Una scienza che per le donne all’epoca si concentrava principalmente nel campo della medicina. Gli inquisitori credevano che le donne che restavano fuori dal controllo maschile, al margine della loro tutela attraverso la famiglia, o che si mantenevano fuori o ai limiti dei ruoli femminili prescritti per loro, fossero elementi perturbatori dell’ordine sociale stabilito. Qualsiasi donna che godesse di qualunque tipo di indipendenza poteva essere considerata strega. Le donne sole, nubili o vedove, povere, vecchie, straniere, malinconiche, guaritrici, per poter vivere non potevano non essere che streghe. | “Non è il teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare ad incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le dichiarazioni, né tra idee graziosamente precisate, rinunciare alla paura ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena gli sono accessibile “tutto intero”. Non nascondermi più, essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile…” (Jerzy Grotowski) | Il laboratorio verrà progettato in base alla composizione e alle esigenze del gruppo a cui è rivolto. Le aree tematiche sono: - teatro e gioco teatro - attività artistiche - manipolative - giochi e suoni - narrazione e teatro | Il 16 settembre del 1327, all’età di cinquantotto anni, moriva arso vivo, per una sommaria e discutibilissima sentenza di morte, Francesco Stabili conosciuto come Cecco D’Ascoli: maestro, medico, filosofo, letterato e astronomo. L’invidia dei signori di allora e l’alone di mistero che emanava la sua figura ha creato una serie di leggende le quali lo hanno dipinto come un negromante che senza volere, ne hanno arricchito sia la fama che il forte fascino. Cecco è stato uno degli uomini più notevoli dell’Europa ai tempi di Dante, con il quale si troverà spesso in polemica. Questa notorietà è stata sicuramente legata anche alla sua tragica vita, conclusasi con la condanna al rogo di fronte alla chiesa di Santa Croce, per mano del Tribunale dell’Inquisizione, con frate Accursio Bonfantini, un temibile francescano, suo grande accusatore. Info e richieste a unpasso.avanti@libero.it |
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